domenica 15 gennaio 2017

L'ANTRACITE "SELVAGGIO"




Il «Pensiero selvaggio» è l’ossimoro, soltanto apparente, creato da Lévi-Strauss per indicare il vincolo che unisce la società occidentale alle popolazioni a lei più lontane.

Alla ricerca di canoni universali capaci di accomunare ogni uomo in un’unica disposizione cognitiva, Lévi-Strauss individua una struttura  razionale, grazie alla quale tutte le società elaborano i propri miti e credenze, realizzano il radicamento territoriale e l’organizzazione sociale dei propri componenti.
La loro necessità, prettamente umana, è di trarre un ordine dal fluire indistinto del reale.
Levi-Strauss analizza quindi la logica attraverso la quale gli uomini conferiscono ad ogni oggetto un significato specifico dal quale risulta difficile discostarsi essendo questo ormai radicato nella storia e nei miti.


 "il pensiero allo stato selvaggio, distinto dal pensiero educato o coltivato proprio in vista di un rendimento.”




Il “pensiero selvaggio” è quindi un pensiero “puro”, comune agli uomini indipendentemente dalla struttura sociale in cui crescono.

Per quanto riguarda il grigio antracite, domandandosi quale sia  il suo “colore selvaggio”, ciò che, inerente a questo, accomuna tutti gli uomini, la risposta più appropriata sempre essere il carbone fossile antracite, minerale al quale deve il suo nome ed immagine fervida nell'immaginario collettivo.



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